Un senza tetto è stato ritrovato senza vita questa mattina su una panchina del giardino pubblico di piazza Tasso in Oltrarno a Firenze. In base alle informazioni raccolte il cadavere è stato segnalato da una signora che passava dal giardino alle 8.30 circa. In corso i rilevi della scientifica per stabilire le cause del decesso. (Intervista all’ass. Paulesu)
Poche ore prima intorno alle 23 era stato rinvenuto il corpo di un altro senza fissa dimora di cui i sanitari hanno constatato il decesso per arresto cardiaco. Entrambi, sopratutto l’uomo trovato morto questa mattina, era conosciuto nel quartiere e preso in carico dai servizi sociali, attenzionato anche pochi giorni fa. Promosso per questa sera un momento di raccoglimento al giardino, intorno alle 19. Sul posto questa mattina l’assessore al Welfare Nicola Paulesu e il presidente del Q1 Mirco Rufilli.
La procura ha disposto l’autopsia su entrambi i cadaveri per accertare le cause del decesso, anche se in base ai primi accertamenti sembrerebbe che siano morti entrambi per cause naturali.
Di seguito il testo diffuso da un gruppo di residenti intorno alla piazza per invitare all’iniziativa di stasera rilanciata anche da Fuori Binario.
“In Piazza Tasso sono morte due persone, tra quelle che ogni giorno, e ogni notte, vivono in questo spazio comune. È una notizia che ci colpisce e che non possiamo ignorare, come spesso succede quando leggiamo distrattamente una notizia di questo tipo sui giornali.
Piazza Tasso è il cuore del nostro quartiere, uno dei pochi spazi pubblici e aperti rimasti: luogo di incontro, di gioco, di passaggio, di scambio. Ogni giorno è animata da bambini, genitori, abitanti del quartiere, persone di passaggio, mercatini e iniziative, ma anche da persone in difficoltà. Questa pluralità è la sua ricchezza, ma rappresenta anche una responsabilità.
Per questo vorremmo invitare tutta la comunità che vive e attraversa questo luogo a venire in piazza, creando uno spazio di confronto, presidio e cura, dove parlare di quanto è successo, cosa ci ha portato fino a questa tragica notte e cosa significa, per noi tutti, abitare insieme questo luogo.
Anche se si dovesse trattare solo di un momento terapeutico e di vicinanza per chi in questo momento è in quel giardino, riteniamo importante esserci. Venite a mani vuote o, se volete, portate con voi una sedia, un pallone, del cibo, musica, o semplicemente un pensiero da condividere. Il silenzio non piace a questa piazza, prendiamoci la responsabilità di romperlo”.
Alcuni/e abitanti della zona