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Difesa civica in Toscana, quasi 2 mila interventi nel 2017

Il difensore civico è una figura di garanzia a tutela del cittadino, che ha il compito di accogliere i reclami non accolti in prima istanza dall’ufficio reclami del soggetto che eroga un servizio.

Il difensore civico regionale, Sandro Vannini, presentando stamani i dati dell’attività dell’ufficio insieme al presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani, ha detto: “numeri che possono aumentare rapidamente” e che già sono in crescita grazie all’impegno sulla comunicazione, “come ha dimostrato anche la sola apertura della nostra pagina facebook”.

In particolare, è stato spiegato, i procedimenti curati dal Difensore civico regionale nel 2017 sono stati 1.869, in crescita rispetto ai 1,552 del 2016 nonostante il ritardo sulla nomina che per tre mesi ne ha limitato l’attività.

Tra i settori in aumento, quello dei tributi regionali (175 pratiche nel 2016, 536 nel 2017) e in particolare i contenziosi sul bollo auto. Stabile il settore dei servizi pubblici (acqua, luce, gas, trasporti e telefonia) con 208 pratiche contro le 213 del 2017.

I procedimenti sul servizio idrico sono stati 117 per un valore complessivo di oltre 500 mila euro. “Ci sono ampi margini di crescita – ha proseguito Vannini – soprattutto in tema di conciliazione idrica e sulla responsabilità professionale dei medici.

Inoltre oggi l’ufficio è usato principalmente nell’area metropolitana di Firenze, ma dobbiamo far conoscere questo servizio, che è gratuito, a tutti i toscani”. “Un servizio utile ed efficace”, ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, sottolineando “il ritmo che il Vannini ha impresso all’ufficio”.

Non solo un aumento dei ricorsi, ha spiegato Giani, ma anche “la sperimentazione di funzioni che non sono solo quelle di sollecitazione, ma anche strumento per risolvere controversie attraverso la conciliazione, già sperimentata positivamente dal Corecom”.

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