Di nuovo a messa in Santo Spirito con l’incognita della confessione

Santo Spirito

Di nuovo a messa. La Fase 3 vede anche la riapertura delle chiese frutto dell’accordo Cei-Governo.

Gel igienizzante al posto dell’acqua santa,  il sacerdote passerà per la Comunione tra le panche dove potranno sedere due fedeli alle estremità, non ci sarà il cestino delle offerte ma un contenitore all’ingresso.
Queste alcune delle modalità che verranno applicate per esempio nella Basilica di Santo Spirito a Firenze  dove la comunità agostiniana si è attrezzata per accogliere i fedeli nel rispetto del distanziamento e delle regole di sanificazione.
Fra le incognite quella della confessione: “la vicinanza è un requisito essenziale, vedremo come ripensare le modalità per il perdono dei peccati”, spiega il priore  Padre Giuseppe Pagano, ai microfoni di Chiara Brilli

Autore: Chiara Brilli

Giornalista professionista, scrittrice e musicista. Laureata in Scienze politiche e diplomata in flauto traverso al Conservatorio, si è poi innamorata del giornalismo radiofonico che non ha più abbandonato. Consigliera nazionale della FNSI (Federazione nazionale stampa italiana) e membro del direttivo dell'Associazione Stampa Toscana. Mamma dal 2008, ha scritto con altre due colleghe la raccolta di racconti per bambini “La tramvia che scappò via” (Accademia dell'Iris, 2010). Interprete di reading e pièce teatrali (Il mio nome è mai più, 2008; Ordine Nuovo, 2009; Ribelli 2012). Coautrice del libro "Ribelli! Gli ultimi partigiani raccontano la Resistenza di ieri e di oggi" (Infinito Edizioni, 2011) e "Sono ancora viva. Voci di donne che hanno detto basta alla violenza" (Le Lettere 2014). Tutor giornalistica del progetto "Mai in silenzio. Musica contro la violenza di genere".

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