La Regione Toscana promossa, ma non a pieni voti. La Corte dei Conti evidenzia diverse criticitĂ nella sua relazione sul bilancio 2024. Quello che viene chiamato disavanzoâ nella sanitĂ âin realtà è un investimentoâ, dice il Governatore Eugenio Gi, mentre il M5S parla della necessitĂ di una riorganizzazione profonda, che superi la logica della gestione emergenziale. âLa Toscana â sottolinea Irene Galletti, capogruppo M5s in Consiglio regionale â non può permettersi ulteriori inerzieâ.
La gestione finanziaria della Regione Toscana âha mantenuto in generale buoni livelli di efficienza e assicurato unâ ulteriore riduzione del disavanzo totaleâ, ma âsi ravvisano tuttavia diversi profili di criticitĂ â. La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti usa la bacchetta per richiamare la Regione alle sue responsabilitĂ . Lo fa nella sua relazione al giudizio di parificazione del rendiconto generale relativo allâesercizio finanziario 2024. Se nella premessa infatti la promuove, subito dopo viene a snocciolare i fronti su cui lâistituzione deve trovare un necessario bilanciamento, ad esempio sul Servizio sanitario, che continua ad assicurare prestazioni di elevato livelloâ secondo uno standard qualitativo non piĂš sostenibile senza lâapporto delle ingenti risorse aggiuntive che la Regione ha reperito principalmente attraverso la manovra fiscale.
Quanto allâattuazione dei progetti con fondi Pnrr da concludere entro il 2024, ne sono andati in porto meno del 38% e si chiede la chisura nel breve termine di quelli entrati nellâultima fase di avanzamento. Una performance non pienamente soddisfacente, prosegue la Corte dei Conti, è stata riscontrata anche per il Programma (Interreg Vi-A) Italia-Francia Marittimoâ. Ritardi e contrazioni cui si agginge un aumento delle spese correnti, un minor recupero dellâevasione fiscale e una prospettiva di esborsi difficilmente differibili. Tirando le somme, tra oneri e onori, al momento parrebbero prevalere i primi.