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Coronavirus in Toscana: Rossi, filtri in aeroporti funzionano 

immagine di archivio

“Il filtro che abbiamo predisposto funziona: consentirà di monitorare lo stato di salute di chi arriva ma sono necessari i dati di tutta Italia”. Così il presidente della Toscana Enrico Rossi, che ha scritto una lettera ai ministri dell’Interno Luciana Lamorgese e della Salute Roberto Speranza, commenta l’avvio degli sportelli di accoglienza delle Asl, voluti dalla Regione, con obbligo di quarantena per chiunque sbarchi da voli che provengono da fuori l’area Schengen, in particolare da Albania e Marocco, che sono partiti ieri a Firenze e a Pisa da sabato.

Una misura, ricorda una nota, decisa dopo l’esplosione di focolai di origine straniera registrata negli ultimi giorni: su 52 nuovi casi Covid riscontrati nella settimana in Toscana, 31 riguardano infatti stranieri, e di questi 27 sono albanesi. Il problema non si ferma solo agli scali toscani, commenta Rossi, perché chi arriva nella regione potrebbe però atterrare altrove.
Per la Regione il bilancio dei primi tre giorni dei punti accoglienza è positivo. A Firenze atterrano tre voli a settimana che partono dall’Albania, tutti da Tirana, e il check-point Asl ha filtrato per adesso i primi due aerei giunti mentre un terzo è atteso per venerdì.
La situazione non è molto diversa a Pisa, dove i numeri degli arrivi sono però maggiori. Nello scalo Galilei atterrano infatti dieci voli a settimana provenienti dall’Albania e due dal Marocco. Chi giunge dal paese africano ha quasi sempre il questionario già pronto e compilato, non altrettanto può dirsi invece per chi proviene dall’area balcanica.
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