Contratto sanità privata fermo da 12 anni, via alle mobilitazioni

Per Marco Bucci, segretario della Cisl Fp regionale, i salari mensili della sanità privata sono inferiori di 200 euro rispetto alla controparte pubblica ed è “una situazione non più tollerabile”.

I delegati toscani di Cgil, Cisl, Uil della sanità privata, provenienti da tutti i territori in rappresentanza degli oltre tremila operatori del settore, hanno chiesto alle tre organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione e il rafforzamento della mobilitazione.

“E’ una situazione vergognosa e inaccettabile – ha detto Riccardo Bartolini, segretario Funzione Pubblica Cgil – che vede il contratto nazionale fermo dal 2007. E nonostante il rinnovo del contratto della sanità pubblica del 2018 prosegue il blocco e la melina da parte delle associazioni datoriali Aiop e Aris” per quanto riguarda quello della sanità privata.

Per Marco Bucci, segretario della Cisl Fp regionale, i salari mensili della sanità privata sono inferiori di 200 euro rispetto alla controparte pubblica ed è “una situazione non più tollerabile”.

Le categorie di Cgil, Cisl e Uil regionali chiedono un intervento anche al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore alla Salute Stefania Saccardi, perché anche la politica si muova a sostegno dei lavoratori. Si tratta di servizi per i quali il grosso dei finanziamenti delle case di cura e dei centri di riabilitazione rimane pubblico.

Le segreterie regionali hanno pertanto chiesto un incontro per approfondire il problema e chiedere una rapida presa di posizione in Conferenza delle Regioni.

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