Salvatore Baiardo è al palazzo di giustizia di Firenze per l’udienza preliminare con cui la Procura chiede il processo a suo carico per false dichiarazioni ai pm e calunnia nell’ambito delle indagini sui presunti legami fra i fratelli Graviano e Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri.
Salvatore Baiardo, noto come il “gelataio di Omegna”, è protagonista di una complessa vicenda giudiziaria che ha ripreso nuovo vigore con l’udienza preliminare svolta stamani a Firenze. La Procura ha chiesto il processo a suo carico per false dichiarazioni ai pm e calunnia nell’ambito delle indagini che cercano di fare luce sui presunti rapporti tra i fratelli Graviano, esponenti di spicco di Cosa Nostra, e figure politiche di rilievo come Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Baiardo è stato un uomo chiave nella storia della mafia siciliana, accusato di aver favorito la latitanza dei Graviano negli anni ‘90 e di essere stato un anello di collegamento tra la criminalità organizzata e la politica. La sua posizione si è complicata dopo che, durante una lunga serie di dichiarazioni, sarebbe stato accusato di aver reso false testimonianze e di aver calunniato il noto giornalista Massimo Giletti, coinvolto come parte offesa nel procedimento. L’udienza ha visto la presenza di Baiardo accompagnato dal suo legale, segnando una tappa cruciale di un processo che promette di riaccendere i riflettori su uno dei capitoli più oscuri della tentata trattativa tra Stato e mafia. Le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire i rapporti tra le varie figure coinvolte e di stabilire le responsabilità in questa intricata vicenda giudiziaria che unisce potere e criminalità. La figura di Baiardo, spesso evocata nei media come “il gelataio di Omegna” per il suo mestiere originario, assume così un ruolo simbolico nelle indagini su collusioni e trattative oscure che hanno segnato la storia recente dell’Italia. La sua vicenda va seguita con attenzione per comprendere le dinamiche profonde che legano politica e mafia nel nostro paese.