Rotonda Ciampi Livorno: Nogarin, stop speculare, ritiro atto

Livelli inaccettabili polemica, ex Capo Stato non lo merita.

“La speculazione in corso attorno alla figura istituzionale dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha raggiunto livelli inaccettabili. Per questo ho deciso di ritirare la delibera con cui la giunta comunale di Livorno avrebbe dovuto intitolare, tra un mese esatto, la Rotonda d’Ardenza all’ex Capo dello Stato”. Così oggi in una nota il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin ha comunicato la sua decisione definitiva “per sottrarre la figura di Ciampi da questa polemica, cominciata con la presa di distanza del gruppo consiliare del M5s di Livorno e culminato con questa insopportabile gara con il capoluogo toscano, una polemica che non ho mai voluto e che nè Ciampi nè Livorno meritano”.

Nogarin, in una nota, spiega che aveva deciso per l’intitolazione, come richiesto da una parte della cittadinanza, con uno spirito ‘puramente istituzionale’, sottolineando il profondo legame che Ciampi ha sempre mantenuto con la sua città.

“Nei giorni successivi però – puntualizza – il discorso si è spostato da un piano istituzionale a un piano politico. Tutti i partiti hanno cercato di tirare per la giacchetta l’ex Presidente Ciampi, tentando di sfruttarne la figura a scopi puramente politici. Per quanto mi riguarda la misura è colma e a questo punto faccio un passo indietro: non solo ritirerò immediatamente la delibera, ma se nel momento in cui qualsivoglia gruppo politico dovesse presentare atti in Consiglio comunale, per provare a speculare politicamente sulla
figura di Ciampi, io lascerò immediatamente l’aula”.

“Mi sono già messo in contatto con i familiari dell’ex Capo dello Stato – conclude Nogarin – e mi sono scusato con loro per quanto accaduto. Quando le polemiche si saranno sopite, riprenderemo la discussione serenamente”.

Carrai: entro estate permessi per nuova pista Peretola

“I lavori richiederanno un anno e mezzo, dice il presidente di Toscana Aeroporti. “L’obiettivo è quello di avere la nuova pista dal 2020 e con qualche mese di ritardo anche il nuovo terminal” aggiunge  Roberto Naldi, vicepresidente di Toscana Aeroporti e presidente di Corporacion America.

Per il potenziamento dell’aeroporto di Firenze, “la nuova direttiva Via parla di tempi contingentati in 60 giorni. Abbiamo consegnato a metà ottobre la documentazione tecnica ad Enac, e ci aspettiamo che nelle prossime settimane la Via arrivi. Poi ci sarà la Conferenza di servizio che ha anche questa tempi contingentati per legge” e “ci aspettiamo che prima dell’estate ci arrivino tutti i permessi. I lavori richiederanno un anno e mezzo”. Lo ha detto il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai

“L’aeroporto di Firenze  migliorerà l’ambiente circostante. Solo grazie ad esso finalmente si farà il Parco della piana fiorentina perché senza le risorse che metteremo per fare le opere complementari, collaterali e di miglioramento ambientale probabilmente il parco non vedrebbe mai la luce” ha ggiunto Carrai.

“La via è chiaramente il primo step – ha sottolineato Carrai -, anche dal punto di vista mediatico perché va a certificare che l’aeroporto si può fare anche dal punto di vista ambientale con tutti quelle che sono le prescrizioni del caso”.

“Il nostro gruppo – ha sottolineato – detiene 56 aeroporti nel mondo tra i quali quello delle Galapagos, ovvero il sito naturalistico più importante al mondo e forse il meglio protetto. Se siamo riusciti a fare l’aeroporto delle Galapagos dobbiamo forse non riuscire a fare quello di Firenze? Penso proprio di no”.

Carne avariata nelle mense, comune Quarrata pronto a costituirsi parte civile

Nell’ambito dell’inchiesta dei Nas sulla distribuzione di carne guasta nelle mense, il comune del Pistoiese pronto a procedere se verranno rilevate responsabilità di natura penale a carico del fornitore

Il Comune di Quarrata (Pistoia) è pronto a procedere “con la costituzione in parte civile”, nell’ipotesi in cui “vengano rilevate responsabilità di natura penale a carico del fornitore”, nell’ambito dell’inchiesta del Nas dei carabinieri ‘Malacarne’ sulla vicenda di fornitura di carni avariate in mense di enti pubblici.

Lo annuncia con una nota l’amministrazione comunale, precisando che “dai controlli effettuati dal nostro personale dipendente e dalle analisi che ritualmente vengono svolte sugli alimenti (l’ultima risalente al maggio 2017) non è risultata problematica alcuna per nessuno dei prodotti elaborati nelle mense scolastiche”. “Si ritiene dover evidenziare che comunque sui prodotti forniti da Alessio Carni S.n.c. – prosegue la nota del Comune – questa amministrazione ha effettuato controlli sulle etichettature, depositate in copia presso il Servizio Pubblica Istruzione, e per le carni rosse l’unico utilizzo di prodotti del fornitore è stato quello della preparazione dei ragù. Si sottolinea inoltre che la carne in parola è stata fornita intera, in pezzi e non macinata,quindi di facile visibilità nella consistenza anche organolettica”.

“L’amministrazione comunale – conclude la nota – ritiene quindi di dover tranquillizzare i propri cittadini. Già dalla data di ieri i rapporti con il fornitore sono stati interrotti, in via preventiva e cautelare, ed affidati ad altro fornitore”.

“Dalla brutta vicenda ‘malacarne’ deve emergere lo stimolo, anche da parte degli Enti ed
Amministratori preposti alla gestione delle mense, ad approvvigionarsi di prodotti locali, compresa la carne, di cui è possibile poter conoscere, con certezza, l’origine ed i processi
produttivi”. Cosi’ il presidente dell’Associazione Allevatori della Toscana, Roberto Nocentini, sull’inchiesta per le carni avariate che ieri ha portato a 5 ordini di custodia cautelare ai domiciliari per i titolari della Alessio Carni di Monsummano (Pistoia) e per il loro commercialista, e 19 indagati.

Il presidente degli allevatori ricorda quanto gia’ deciso in alcune zone, come il Mugello, dove ‘i sindaci si sono dati un protocollo per l’utilizzo di prodotti locali nelle loro mense. Questo è un esempio assolutamente da imitare’.

Dopo aver ripercorso il lavoro fatto negli ultimi anni dagli allevatori toscani, “che consente di poter proporre ai consumatori un prodotto di eccellente qualità e di certa tracciabilità”, per carne bovina, suina e ovi-caprina, Nocentini ricorda tutti i controlli cui vengono sottoposti i capi nati in Toscana fin dalla stalla, grazie ai quali in ogni momento, è possibile rintracciare gli animali.

Il problema è che questi riescono ‘a soddisfare solo il 37% della domanda’ nella regione. Per questo, vista anche la sempre maggior attenzione dei consumatori, l’obiettivo di Ara, l’Associazione allevatori è ‘di incrementare la produzione di carne Toscana’ dotandosi ‘del marchio, registrato, ‘Toscana Toscana’ da utilizzare per le produzioni che non dispongono direttamente di propri marchi come l’Igp della Chianina e della Maremmana’.

Obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sulle strade toscane

Come ogni anno entrano in vigore le norme per la sicurezza stradale in caso di neve o ghiaccio, andiamo a vedere i tratti più interessati

L’Anas ricorda che, come ogni anno, è in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sulle strade statali toscane maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.

Nel dettaglio l’obbligo riguarda:

dal 1° novembre al 30 aprile: – la strada statale 3bis “Tiberina” (E45), per l’intero tratto regionale tra gli svincoli di San Giustino (km 133,755), al confine con l’Umbria, e Canili (km 168,698), al confine con l’Emilia Romagna, in provincia di Arezzo.

Dal 1° novembre al 15 aprile: – la tangenziale Ovest di Siena (SS674) per l’intero tracciato (dal km 0,000 al km 8,300);

– il raccordo autostradale “Siena-Firenze”, per l’intero tracciato (dal km 0,000 al km 56,360);

– il raccordo autostradale “Bettolle-Perugia” per l’intero tratto regionale tra lo svincolo di Bettolle (km 0,000) e lo svincolo di Castiglione del Lago (km 19,110), nelle province di Arezzo e Siena;

– la strada statale 715 “Siena-Bettolle” per l’intero tracciato (dal km 1,480 al km 46,155), in provincia di Siena;

– la strada statale 73 “Senese-Aretina” tra Colonna del Grillo e Palazzo del Pero (dal km 100,487 al km 150,900) e tra Le Ville di Monterchi e San Sepolcro/Innesto E45 (dal km 165,800 al km 178,450);

– la strada statale 73var  tra Palazzo del Pero e Le Ville di Monterchi (dal km 150,900 al km 163,200);

– la strada statale 679 “Raccordo Arezzo-Battifolle” per l’intero tracciato;

– la strada statale 680 “San Zeno-Monte San Savino” per l’intero tracciato.

Dal 15 novembre al 15 aprile: – la strada statale 12 “dell’Abetone e del Brennero”, nel tratto compreso tra La Lima (km 71,000) e Abetone (km 91,450), in provincia di Pistoia;

– la strada statale 62 “della Cisa”, nel tratto compreso tra Pontremoli (km 35,000) e il passo della Cisa (km 56,214), in provincia di Massa Carrara;

– la strada statale 63 “del Valico del Cerreto”, nel tratto compreso tra Fivizzano (km 15,000) e il passo del Cerreto (km 35,691), in provincia di Massa Carrara;

– la strada statale 64 “Porrettana”, nel tratto compreso tra Pistoia (km 0,800) e Ponte della Venturina (km 31,110), in provincia di Pistoia;

– la strada statale 67 “Tosco Romagnola”, nel tratto compreso tra San Bavello (km 122,000) e Osteria Nova (km 142,269), in provincia di Firenze.

– la strada statale 223 “di Paganico” (itinerario E78) nel tratto compreso tra l’uscita di Paganico Nord (km 20,800) e e lo svincolo di Siena Est/Innesto raccordo Siena-Firenze (km 72,330) e relative complanari, nelle province di Siena e Grosseto.

L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale, ha validità anche al di fuori dei periodi indicati in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio e riguarda tutti i veicoli a motore, ad esclusione di ciclomotori e motocicli.

Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde gratuito 800 841 148.

Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800.841.148.

Massa, in arrivo dieci milioni per l’occupazione

Un accordo tra Regione Toscana e Mise da dieci milioni da investire per il recupero e nuove assunzioni di residenti nei comuni della zona

Oltre 5 milioni di euro da parte del Ministero dello Sviluppo economico, e altri 5 milioni dalla Regione Toscana: sono le risorse previste dall’Accordo di programma per l’area di crisi non complessa di Massa Carrara, firmato questa mattina al Mise e finalizzato al rilancio delle attività economiche esistenti e alla creazione di nuove realtà imprenditoriali su un territorio duramente provato dalla crisi. Lo riferisce un comunicato stampa.

“Voglio esprimere grande soddisfazione per la firma di questo accordo, il primo ad essere sottoscritto in base alla nuova normativa che regola le aree di crisi non complessa, e sottolineare l’impegno – economico ma non solo – profuso da tutti i soggetti coinvolti per arrivare a questo risultato”, commenta la viceministro Teresa Bellanova a margine della firma. “Con questo accordo – ha spiegato – mettiamo in campo uno strumento ulteriore a disposizione delle aree di crisi non complessa, che va ad ampliare la gamma messa a disposizione dal Mise per far fronte alle situazioni di difficoltà produttiva ed occupazionale createsi in tante aree del nostro Paese durante il lungo periodo di crisi. Con una attenzione specifica, per altro, ai lavoratori residenti nel territorio e percettori di ammortizzatori sociali o disoccupati a seguito di licenziamenti collettivi”. Obiettivo, il rilancio e lo sviluppo industriale nell’area di crisi industriale dei territori della provincia di Massa-Carrara riconosciuti quali aree di crisi industriale non complessa ai sensi del decreto direttoriale 19 dicembre 2016.

Importante l’impegno economico previsto dall’accordo: 5.430.606 euro da parte del Mise, e 5 milioni da parte della Regione Toscana da destinare all’attuazione degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di cui alla legge 15 maggio 1989. La stessa Regione Toscana potrà intervenire con ulteriori risorse fino all’importo massimo di 10 milioni di euro a supporto degli investimenti delle pmi dell’area mediante gli strumenti di incentivazione previsti dalla programmazione regionale.

Nel dettaglio l’accordo sottoscritto questa mattina dal presidente Rossi a Roma riguarda 17 comuni dell’area apuana. Si tratta del sostegno che verrà concesso alle imprese che hanno sede a Massa e Carrara e negli altri comuni di Montignoso, Bagnone, Filattiera, Mulazzo, Pontremoli, Villafranca in Lunigiana, Zeri, Aulla, Casola in Lunigiana, Comano, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Podenzana e Tresana. Le imprese che beneficeranno degli interventi previsti dall’accordo si dovranno impegnare, nell’ambito del loro fabbisogno di nuovi addetti, a procedere prioritariamente all’assunzione di residenti nei comuni sopra menzionati. L’accordo, si precisa, durerà tre anni e sarà gestito da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che ha apposto la sua firma, per presa visione, presenti anche il sindaco di Massa e un assessore di Carrara.

“Da oggi – ha aggiunto la viceministro Bellanova – parte dunque un percorso che ha come obiettivo la rinascita di un tessuto produttivo prezioso, per la Toscana e per tutto il Paese, e che fa da apripista ad altri accordi di questa natura che seguiranno su altre aree. Un impegno importante da parte pubblica che persegue il duplice obiettivo del sostegno agli investimenti privati, e della ricollocazione dei lavoratori che più hanno subito il dramma della crisi”. “Un intervento concreto – ha concluso Bellanova – che cerca di andare incontro alle vocazioni produttive specifiche del territorio, che valorizza e spinge le iniziative imprenditoriali più innovative e tiene insieme l’intera filiera istituzionale in una collaborazione sin qui, ma certamente anche nel prosieguo di questo cammino, fruttuosa”.

“È il primo del genere che si firma in Italia. La Toscana fa infatti da apripista per i sostegni alle aree di crisi semplice, così come era stata la prima in Italia, nel caso di Livorno e Piombino, a firmare accordi per le aree di crisi complessa”. Lo sottolinea una nota della Regione Toscana riguardo all’intesa da 10,43 milioni di euro, di cui 5,43 sono a carico del Mise e 5 della Regione Toscana, per l’area di crisi apuana.

“Avevamo preso l’impegno di considerare l’area apuana alla stregua di quelle livornese e piombinese. E così abbiamo fatto. Ai 10 milioni dell’Accordo di programma sottoscritto questa mattina aggiungeremo altri 10 milioni di risorse regionali. La Regione Toscana investirà qui 15 milioni di euro che si aggiungeranno ai 5 previsti dal Ministero dello sviluppo economico”. Così, riporta una nota, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi spiega il senso della firma posta stamani a Roma al Mise. “Sono sei – precisa il presidente – le imprese che hanno partecipato al bando emesso fin qui, annunciando un investimento di alcune decine di milioni di euro, e a cui risponderemo positivamente. Si tratta di imprese medio grandi, mentre per le piccole imprese del territorio metteremo presto un bando con i 10 milioni della Regione. Stamani abbiamo compiuto un passo avanti significativo per dare una mano rispetto alla grave situazione che vive quest’area. Nel progetto costa, su cui la legislatura ed io personalmente siamo impegnati, si stanno facendo passi avanti concreti. Facciamo ciò che è nelle nostre possibilità. Vorrei che ci fossero più risorse, ma intanto ci preoccupiamo di spendere bene queste”.

 

Firenze, occupava spazio invalidi per essiccare cavolfiori, multato

Un uomo avrebbe sfruttato la zona di sosta per essiccare le piante, non disponendo di altri spazi. La polizia lo ha fatto sgomberare e multato per occupazione abusiva della sede stradale

Approfittando del sole aveva messo ad essiccare un centinaio di cavoli in uno spazio invalidi. Ma l’insolita distesa non è passata inosservata e ha procurato al cittadino cinese una multa da 169 euro. È successo ieri mattina.

Una pattuglia del Reparto Antidegrado della Polizia Municipale impegnata in un controllo in zona Peretola si è imbattuta in qualcosa di veramente insolito: uno stallo di sosta riservato agli invalidi completamento invaso da un centinaio di cavolfiori. Gli agenti, suonando i campanelli delle abitazioni della zona, sono risaliti al proprietario della verdura: un quarantenne di origini cinesi residente a Firenze da molti anni. L’uomo ha spiegato alla Polizia Municipale che per essiccare le piante l’unico modo è metterle al sole e, non avendo un’alternativa, aveva deciso di utilizzare lo stallo per invalidi. Il quarantenne ha aggiunto che tutti i cavolfiori sarebbero utilizzati per un consumo familiare.

Ma le spiegazioni non gli hanno evitato la multa da 169 euro per occupazione abusiva della sede stradale con l’obbligo della rimozione. È così è stato: nella mezz’ora successiva l’uomo ha riposto tutte le verdure all’interno di alcuni grandi sacchi che sono stati poi portati via.

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