Fiamme in casa a Vinci (FI), cinque persone evacuate

Un nucleo familiare di cinque persone è stato evacuato questa sera intorno alle 21 di ieri sera a Sovigliana di Vinci (Firenze) a causa di un incendio avvenuto in un appartamento.

Secondo le prime informazioni sarebbe stato un corto circuito a provocare le fiamme che hanno interessato prima il garage e poi il resto dell’abitazione. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Nessun problema per i componenti della famiglia che però ha trascorso la notte ospitata da parenti: l’appartamento è stato dichiarato inagibile.

Firenze: Furto di medaglie storiche a Fondazione Spadolini

Furto alla casa museo Fondazione Spadolini di Firenze ieri sera tardi, al Pian de’ Giullari: i ladri, dopo aver rotto una finestra, hanno rubato almeno sette medaglie d’oro di valore storico risalenti al XIX e XX secolo più altre medaglie e monili in oro che saranno da individuare con un inventario specifico.

I malviventi sono poi scappati per la campagna circostante facendo perdere le tracce. Sul posto i carabinieri col personale della sezione investigazioni scientifiche del Comando Provinciale di Firenze. Furto nella notte anche in un’abitazione sulla collina sopra Firenze, in via della Piazza Calda.

Verso le 2.30 la proprietaria, 23 anni, ha chiamato il 113 dopo aver scoperto che una finestra era stata forzata e che i ladri avevano portato via monili in oro e orologi per un valore di circa 10.000 euro. La proprietaria era stata assente dalla sera ed era rincasata verso le 1.30. Indagini in corso.

Lucca: bullizzarono prof, 3 rimandati a settembre

Gli altri 3 indagati furono ‘bocciati’. Forse ripeteranno l’anno o lasceranno la scuola.

Solo 8 studenti promossi a giugno e 10 bocciati su 26 nella classe dell’Itc ‘Carrara’ di Lucca dove il prof di italiano fu fatto oggetto di offese riprese in video circolati sul web. Lo riporta oggi La Nazione dove si precisa che tre dei sei bulli indagati dalla procura minorile di Firenze se la sono cavata col 6 in condotta e con l’essere rimandati a settembre in varie materie. Gli altri 3 indagati furono ‘bocciati’. Forse ripeteranno l’anno o lasceranno la scuola.

Lo scrutinio di fine anno scolastico ha messo in evidenza la criticità dell’intera classe, dove ci sono stati solo 8 promossi a giugno, 8 rimandati e ben 10 bocciati, fra cui, appunto, i tre bulli verso cui il consiglio d’istituto prese la sua decisione inappellabile.
Il preside Cesare Lazzari ora parla di “amarezza” e di peggioramento nel corso dell’anno scolastico di tutta la classe, e riconosce ai tre ‘bulli’ adesso rimandati – ma già sospesi
dalla scuola per un periodo prima di essere riammessi in classe – di aver reagito alla punizione e di aver avuto una reazione positiva.

Infine, il docente di italiano bersaglio degli strali dei suoi studenti ha fatto sapere alla scuola che non andrà in pensione e che alla ripresa delle lezioni sarà al suo posto in
aula ad insegnare. Prosegue inoltre l’inchiesta della procura dei Minori di Firenze sui sei ‘bulli’ della classe, indagati per violenza privata e minacce.

Firenze: da lunedì in funzione dissuasori in p.zza Strozzi

Da lunedì la nuova disciplina della circolazione, già avviato il collaudo degli apparecchi

Saranno operativi dalla prossima settimana i dissuasori mobili a protezione dell’area pedonale di piazza Strozzi. Gli apparecchi, già in fase di collaudo, saranno in funzione tra qualche giorno al termine delle procedure previste. Ma già lunedì sarà istituita la nuova disciplina della circolazione dell’area che oltre a piazza Strozzi comprede anche via degli Anselmi e via Monalda. La novità principale è che, rispetto al passato, l’accesso alla zona pedonale potrà avvenire soltanto da via degli Anselmi attraverso un varco protetto dai dissuasori mobili. I dispositivi saranno alzati in orario 0-24 di tutti i giorni feriali e festivi eccetto che nelle fasce orarie 6-9 e 18-19.30 nelle quali è consentito l’acesso all’area pedonale dei mezzi autorizzati: veicoli adibiti al carico e scarico (solo mattina) e residenti. Come per gli altri dissuasori in funzione in città, l’apertura al di fuori di questi orari potrà avvenire per gli autorizzati, contattando il numero verde riportato sulla segnaletica presente sul posto. Oppure, per i mezzi di polizia e soccorso, azionando le sirene di emergenza. I dissuasori posizionati in piazza Strozzi, che si possono aprire manualmente, saranno utilizzati solo in caso di necessità per l’accesso all’area pedonale di veicoli che per dimensioni non possono transitare da via degli Anselmi.

Toscana, in calo donazioni sangue in 2018

Simona Carli, responsabile del Centro regionale sangue che ha spiegato come “il calo delle donazioni sia legato in parte alla situazione demografica, per la quale la popolazione è sempre più vecchia e sono più i donatori che escono per raggiunti limiti di età di quelli che entrano

Sono stati 120.863, nel 2017, i donatori di sangue in Toscana, di cui l’87% associati a
associazioni, e il 13% non associati, che hanno permesso trasfusioni a 47.885 pazienti, ma rispetto all’anno scorso si registra un calo delle donazioni: da gennaio a maggio 2017 erano state 92.374 (69.156 sangue intero e 19.481 plasma), nello stesso periodo del 2018 sono state 89.239 (67.122 sangue intero, 18.527 plasma). E’ quanto emerso in occasione della Giornata regionale della donazione , che si è tenuta all’Istituto degli Innocenti, a Firenze.
“Il cuore del nostro sistema sono i donatori volontari, anonimi – ha sottolineato l’assessore toscano al diritto alla salute Stefania Saccardi -, con una forte regia pubblica, ma in collaborazione stretta e forte con il mondo delle associazioni”.
Per Saccardi, spiega una nota, “la donazione di sangue è l’unico gesto sanitario fatto da persone sane. Voglio ringraziare tutte le direzioni sanitarie. Il nostro sistema ha una regia
regionale, ma le nostre braccia e gambe sono rappresentate dalle aziende sanitarie. Per essere capaci di guardare al futuro, dobbiamo capire come possiamo rendere il sistema sempre più efficace, con meno sprechi. Il sangue è un bene prezioso, non ne
va sprecata neppure una goccia”. Presente  anche Simona Carli, responsabile del Centro regionale sangue che ha spiegato come “il calo delle donazioni sia legato in parte alla situazione demografica, per la quale la popolazione è sempre più vecchia e sono più i donatori che escono per raggiunti limiti di età di quelli che entrano. Un calo di donazioni di sangue entro un certo limite non è preoccupante perché diminuisce anche
l’utilizzo grazie all’implementazione di pratiche di buon uso come il Patient blood management). Importante sarebbe invece l’aumento delle donazioni di plasma, per le quali l’utilizzo è sempre maggiore”.

Suicidio in nel centro stampa, sciopero testate locali Gedi

Oggi non sono  in edicola le due testate locali e altri quotidiani
del gruppo, tra cui Secolo XIX, Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, Provincia Pavese, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Nuova Ferrara, Tirreno di Livorno

Un uomo, di 49 anni, si è tolto la vita, la notte scorsa, nello stabilimento del Centro Stampa di Gorizia dove si trovano le rotative che stampano Messaggero Veneto e Piccolo (Gruppo Gedi). L’uomo ascia la moglie e una figlia di 11 anni. La scoperta è stata fatta dai colleghi, poco dopo le 3. Sul posto i carabinieri di Gorizia hanno subito escluso eventuali terze responsabilità. L’impianto è stato fermato immediatamente, con conseguenze sulla distribuzione dei giornali in Friuli Venezia Giulia. Nei giorni scorsi l’azienda aveva annunciato la chiusura del Centro stampa con il trasferimento dell’attività e del personale a Padova.

Una decisione che aveva allarmato il poligrafico, il quale, nelle scorse settimane, si era già rifiutato di prestare servizio nello stabilimento veneto, anche solo come sostituzione
temporanea per qualche giorno di un collega.
Il suicidio ha scatenato le reazioni dei colleghi e dei giornalisti, che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore:oggi non sono  in edicola le due testate locali e altri quotidiani
del gruppo, tra cui Secolo XIX, Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso, Corriere delle Alpi, Provincia Pavese, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Nuova Ferrara, Tirreno di Livorno. Non sarà domani in edicola e in versione iPad La Stampa, in segno di solidarietà, mentre i giornalisti di Repubblica in una nota diffusa dal cdr hanno parlato di “tragedia che colpisce tutti”, sottolineando che “qualsiasi intervento di ristrutturazione aziendale” influisce “sulla vita stessa delle persone”.
Il gruppo Gedi in una nota si è detto “profondamente colpito e fortemente addolorato” e ha espresso “le più sentite condoglianze alla famiglia, “alla quale assicurerà aiuto e
vicinanza”.
Sulla vicenda sono intervenute anche la Fnsi e Assostampa Fvg invitando a “una riflessione su politiche aziendali che, ormai ovunque, spingono le aziende a trattare il bene informazione con criteri esclusivamente ragionieristici”. Il Pd, attraverso il
segretario Fvg, Salvatore Spitaleri, e il capogruppo Fvg, Sergio Bolzonello, ha ricordato che “l’allora presidente della Regione Serracchiani, prima del passaggio al gruppo Gedi, aveva raccolto l’anno scorso le preoccupazioni dei lavoratori sulla sorte della
stamperia”, sottolineando il rischio di una “delocalizzazione di competenze e tecnologie dal Fvg”. Vicinanza è stata espressa dall’assessore regionale Fvg al Lavoro Alessia Rosolen.

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