Arezzo, lavoratori morti per gas: indagati direttore Archivio e titolare ditta

Indagati anche il legale rappresentante della ditta aretina cui era assegnata un’altra parte della manutenzione e due tecnici di una società esterna che cura i piani di sicurezza degli edifici per il Ministero dei Beni culturali.

Il  direttore dell’Archivio di Stato di Arezzo Claudio Saviotti e il responsabile della
ditta di manutenzione Remas Maurizio Morelli sono  tra le cinque persone che hanno ricevuto dal sostituto procuratore di Arezzo Laura Taddei l’avviso di garanzia nell’ambito delle indagini sulla morte di Filippo Bagni e Piero Bruni, i due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo rimasti uccisi da una fuga di gas argon il 20 settembre.

Indagati anche il legale rappresentante della ditta aretina cui era assegnata un’altra
parte della manutenzione e due tecnici di una società esterna che cura i piani di sicurezza degli edifici per il Ministero dei Beni culturali.

In teoria, avendo fatto corsi di formazione, i due lavoratori infatti avrebbero dovuto conoscere i rischi del gas argon una volta che sia fuoriuscito dagli impianti.

Le indagini dunque vanno in due direzioni: risalire a come e quando è stata fatta formazione e come venisse gestita la manutenzione dell’impianto che ha dato problemi e perché li ha dati nonostante la manutenzione qualche settimana prima dell’incidente. Il pm Laura Taddei ha chiuso in queste ore tutte le notifiche (tutte eseguite) prima dell’autopsia che si terrà domani.

Gli avvisi di garanzia sono atto dovuto che la procura, che ipotizza l’omicidio colposo plurimo, ha disposto prima dell’autopsia. Il punto ora, come ha fatto più volte fatto capire il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi è scoprire perché i due dipendenti siano scesi a verificare cosa stesse succedendo dopo aver sentito suonare l’allarme.

Intanto oggi una rosa bianca e un mazzo di fiori sono stati lasciati davanti alla porta, oggi chiusa, dell’Archivio di Stato. L’edificio al momento è sotto sequestro per permettere lo
svolgimento degli accertamenti da parte degli inquirenti.Molti passanti si sono soffermati per un momento di raccoglimento e per una preghiera.
Intanto le famiglie delle due vittime hanno deciso di tenere funerali separati, attesi tra martedì e mercoledì, dopo l’autopsia prevista domani.

Abramovic, aggressore: ‘fatto per mia arte’

“L’ho dovuto fare per la mia arte”. Così il 51enne che ha colpito in testa, con un ritratto su carta, Marina Abramovic ha spiegato il suo gesto alla stessa artista serba che dopo l’aggressione ha voluto parlarci per chiedere il motivo. Lo ha riferito la stessa Abramovic dicendo: “Questa è stata la sua risposta”.

“Tra la folla c’era un uomo che portava con sé un dipinto raffigurante il mio volto in modo
distorto. Si è avvicinato guardandomi negli occhi e gli ho sorriso pensando che fosse un regalo per me. In una frazione di secondo ho visto la sua espressione cambiare e diventare
violenta, venendo verso di me molto velocemente e con forza. I pericoli arrivano sempre molto rapidamente, come la morte stessa. Tutto a un tratto mi ha colpita, non l’ho visto subito”.
Così Marina Abramovic sull’aggressione subita a Firenze.

“Tutto ad un tratto – prosegue il racconto dell’artista serba Marina Abramovic – mi ha sbattuto in testa violentemente il quadro, intrappolandomi dentro la cornice. Tutto è successo molto rapidamente. Poi le guardie lo hanno isolato e fermato e il direttore mi ha portato nel retro del bar nel cortile di Palazzo Strozzi per tranquillizzarmi.
Ero sotto shock”.
Poi, “la prima cosa che ho chiesto è stata: voglio parlare con lui, voglio sapere perché l’ha fatto. Perché questo odio contro di me? Tutti sono rimasti molto sorpresi che volessi
parlare a questa persona. Ma io sono così. Non fuggo mai dai problemi. Li affronto. Quindi lo hanno portato da me e gli ho hiesto: ‘Perché l’hai fatto? Qual è il motivo? Perché questa
violenza?’. Non gli avevo fatto niente. Non l’avevo mai incontrato prima. Lui ha detto: ‘L’ho dovuto fare per la mia arte’. Questa è stata la sua risposta”.
“Il fatto – ricostruisce ancora l’artista – è successo dopo l’ultimo appuntamento in programma nell’ambito della mostra di Palazzo Strozzi ed ero molto felice per come era andato. Sono uscita dalla sala dove abbiamo svolto il booksigning e c’erano
tante persone ad aspettarmi per una foto o per un autografo. In particolare c’erano tanti giovani che mi stavano dimostrando tanto affetto, che ho sentito tanto qui a Firenze in questi giorni”.
“Per me – conclude – è difficile capire ed elaborare la violenza. E’ la prima volta che mi succede una cosa del genere. E ancora non riesco a capire. Con la violenza sugli altri non si
fa arte. Anche io sono stata una giovane artista non famosa ma non ho mai fatto del male a nessuno. Nel mio lavoro io metto in scena diverse situazioni e metto a rischio la mia vita. Ma questa è una mia decisione e stabilisco io le condizioni.
Dopo tutto quello che è successo sono tornata in albergo. Ho fatto una doccia, mi sono cambiata la camicia e sono uscita di nuovo. In passato mi sarei arrabbiata per un fatto del genere, oggi invece provo compassione”.

Maltempo: domani venti di burrasca e calo temperature in Toscana

Dalle prime ore di domani, lunedì 24 settembre, si prevedono venti forti nord-orientali con raffiche di burrasca su Emilia-Romagna, Marche, Umbria e Toscana, in estensione dalla mattinata a Lazio, Abruzzo e Molise, con possibili mareggiate sulle coste esposte.

Una perturbazione di origine atlantica determinerà un peggioramento delle condizioni
meteorologiche anche sull’Italia, a iniziare dai settori alpini nel corso della serata, con venti forti dai quadranti settentrionali e temperature in sensibile diminuzione da domani
su tutto il centro-nord.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. L’avviso prevede, dal pomeriggio di oggi, venti forti settentrionali con raffiche di burrasca sul Piemonte, in estensione dalla successiva notte a Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Veneto.
Dalle prime ore di domani, lunedì 24 settembre, si prevedono venti forti nord-orientali con raffiche di burrasca su Emilia-Romagna, Marche, Umbria e Toscana, in estensione dalla
mattinata a Lazio, Abruzzo e Molise, con possibili mareggiate sulle coste esposte. Previste inoltre precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna
e Marche, in estensione dalla mattinata ad Abruzzo e Molise. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti – conclude la nota della Protezione Civile – è stata valutata per la giornata di domani, allerta gialla sulla Romagna, sulle Marche e sui settori
costieri di Abruzzo e Molise. Permane inoltre l’allerta gialla per rischio idrogeologico localizzato sul Veneto, bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel
comune di Perarolo di Cadore (Belluno), sulla quale è in corso un continuo e attento monitoraggio.

Firenze: Marina Abramovic aggredita da un uomo

E’ accaduto verso le 13. l’uomo le  ha tirato tela in testa.  Sarebbe  lo stesso che imbratto la statua di Fischer in p.zza Signoria. Abramovic, artista sta bene ma è molto scossa

Un uomo ha aggredito, tirandole una tela in testa, l’artista Marina Abramovic mentre usciva da Palazzo Strozzi, a Firenze, dove è in corso una sua mostra. E’ successo loggi verso le 13. Da quanto si apprende l’artista sta bene. Dopo l’aggressione Marina Abramovic si è ritirata nel bar del palazzo illesa ma scossa.

L’uomo, 51 anni, della Repubblica Ceca, le ha tirato in testa un quadro su tela di
carta, che si è sfondato nell’urto. Il dipinto impugnato dall’aggressore rappresenta un ritratto della stessa Abramovic, sembra realizzato dallo stesso aggressore.
Sempre nella ricostruzione da fonti di Palazzo Strozzi, risulta che Marina Abramovic abbia voluto parlare subito e chiedere spiegazioni al suo aggressore, ma l’uomo sarebbe sempre
stato in silenzio. La scena è avvenuta in presenza di numerosi visitatori. Secondo primi accertamenti di polizia il 51enne è lo stesso che l’11 gennaio 2018 imbrattò con vernice una statua di Urs Fischer in piazza della Signoria a Firenze: quella volta ai vigili urbani disse di essere lui il vero Fischer.

L’uomo è stato identificato e poi rilasciato nel pomeriggio dalla questura senza esser denunciato per nessun reato. Marina Abramovic non ha avuto ferite quando il 51enne le
ha rotto in testa una quadro in tela di carta e non ha dovuto farsi curare al pronto soccorso. Poiché, dunque, non vengono ravvisati reati perseguibili d’ufficio, la polizia ha rilasciato
il cittadino ceco. Sulla vicenda la polizia può solo procedere su querela di parte ma la stessa Marina Abramovic, tramite persone a lei vicine, avrebbe manifestato l’intenzione di non
voler querelare il suo aggressore.

“Marina Abramovich  sta bene e non ha subito alcun danno fisico. Dopo le verifiche con le forze dell’ordine ha lasciato Palazzo Strozzi con serenità. Subito dopo l’accaduto ha voluto incontrare l’aggressore per un confronto diretto sulle ragioni di questa azione”.

Lo riferisce in una nota Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo
Strozzi di Firenze, in merito all’aggressione a Marina Abramovich nel cortile di Palazzo Strozzi stamani. L’artista aveva appena partecipato a un’iniziativa per la firma del suo nuovo libro di interviste ‘Marina Abramovch ; Interviews 1976-2018’.
“Come direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra ‘Marina Abramovich;. The Cleaner’, in corso a Palazzo Strozzi a Firenze (fino al 20 gennaio 2019) – prosegue Galansino -, esprimo il mio sentito dispiacere per l’aggressione subita
dall’artista nel cortile di Palazzo Strozzi in data odierna”.
L’episodio, ricostruisce lo stesso direttore dell’ente, “si è verificato subito dopo la conclusione di un altro appuntamento di grande successo di pubblico per la firma del suo nuovo libro di interviste ‘Marina Abramovich3; Interviews 1976-2018’, evento
che ha concluso una trionfale settimana di eventi con l’artista
a Firenze”

“Un uomo, non nuovo a questo tipo di gesti, ha colpito alla testa Marina Abramovich con una tela. Per fortuna lei non si è fatta niente e l’uomo è stato fermato.
Solidarietà totale a Marina! @palazzostrozzi”. Lo scrive su twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito dell’aggressione di stamani in Palazzo Strozzi dove l’artista
serba Marina Abramovic è stata colpita da un uomo di 51 anni subito fermato dalla polizia per accertamenti.

 

Mazzeo (PD): serie di intimidazioni ai miei danni

Con un lungo post sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale dem ed ex vicesegretario toscano del Pd, Antonio Mazzeo, ha denunciato “pubblicamente e alle autorità competenti” di essere stato vittima di una serie di “avvertimenti”

“Avrei evitato volentieri – afferma Mazzeo – di scrivere questo post. Ci ho riflettuto tanto ma quando è troppo è troppo e adesso è l’ora di dire basta e denunciare tutto pubblicamente
e alle autorità competenti. Prima il mio profilo facebook hackerato e le pesanti offese ricevute sui social network, poi qualche mese fa il ragazzo che mi ha fermato per strada
dicendomi di smettere di ridere perché sapeva chi ero e dove abitavo. E ancora il furto in macchina (forse per mia disattenzione) di qualche giorno fa e infine, ieri pomeriggio,
la mia auto vandalizzata in piazza della stazione”.
Secondo il consigliere dem “si può sempre credere alle coincidenze, e a singoli atti non correlati di microcriminalità, ma il clima di odio verso gli avversari politici e in
particolare del Pd alimentato in maniera scientifica a livello locale e a livello nazionale lascia molto da pensare: non sarebbe la prima volta che cattivi discepoli di cattivi maestri
mandano messaggi per provare a zittire chi la pensa in maniera diversa”.
“Io non mi faccio intimidire – conclude Mazzeo – e continuerò
in tutte le sedi possibili a portare avanti le mie battaglie a partire da quella per salvare i 18 milioni di euro che erano stati stanziati per la sicurezza di Pisa, per cambiare
radicalmente la zona stazione e debellare degrado e microcriminalità, o quella per rendere obbligatorie le vaccinazioni per potersi iscrivere a scuola. Chi pensa di fermarmi con gli atti intimidatori sbaglia di grosso: è solo uno stimolo a proseguire con ancora più forza il mio lavoro per Pisa e la Toscana contro chi pensa invece di continuare a fomentare
rabbia, odio e paure”.

Firenze: le ‘chiavi della città’ a Franca Valeri e Lina Wertmuller

Le Chiavi della città di Firenze sono un’ onorificenza che consiste in una copia delle chiavi delle antiche porte della città. Entrambe vengono premiate al festival ‘l’Eredità delle donne’ in corso fino a domenica .

A Franca Valeri le Chiavi sono state consegnate questa mattina dal sindaco Dario Nardella in un evento  al Teatro della Compagnia. L’attrice è stata intervistata da Serena Dandini, poi è stato proiettato il film ‘Il segno di Venere’, interpretato insieme a Sofia Loren.
Franca Valeri, si legge nelle motivazioni, è “artista dalla raffinata intelligenza, capace di tessere un racconto garbatamente affilato del Belpaese. Con la sua comicità tagliente ha conquistato uno spazio di culto attraverso più generazioni per le quali ha rappresentato un punto di riferimento nel teatro, nel cinema, nella televisione e nell’opera lirica. Nessun’altra donna di spettacolo, prima di lei, ha saputo dare voce con tanta profondità e acume a una
femminilità capace di sorridere anche di se stessa. Fonte di ispirazione per tante attrici non solo comiche”.
Per il sindaco Dario Nardella, che le ha consegnato le chiavi, “stare al fianco di Franca Valeri è stata un’emozione perché con la sua lucidità di pensiero ci ha trasmesso un sentimento profondo, un amore verso la sua vita, il suo lavoro e anche verso la nostra città. Ci ha lasciato dei pensieri e delle frasi importanti sul suo rapporto con la vecchiaia, ma anche
sull’uso delle parole: in un mondo dove c’è uno sbrodolamento continuo di parole, basta usarne poche per farsi ascoltare. La presenza di Serena Dandini ha reso l’intervista speciale, una sorta di testamento culturale e umano che Franca Valeri lascia
alla città di Firenze che ha sempre amato tanto”.

A Lina Wertmüller, invece, le Chiavi della città saranno consegnate stasera alle 20.30 dal vice-sindaco Cristina Giachi nell’ambito dell’iniziativa dal titolo ‘Omaggio a Lina
Wertmüller’, dove la giornalista Elena Stancanelli la intervisterà. L’introduzione sarà a cura di di Maresa D’Arcangelo e Paola Paoli, direttrici del Festival internazionale Cinema e donne. A seguire ci sarà la proiezione  del film ‘Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti’,
diretto proprio dalla Wertmüller definita nelle motivazioni del conferimento “artista geniale, ironica, sempre originale, per tutto quello che ha dato al mondo del cinema e della cultura, in 90 anni di graffiante talento, in una carriera lunghissima (come i suoi celebri titoli-racconto), cominciata al fianco di Federico Fellini e vissuta sin qui con l’energia di una giovane e brillante donna di cinema e teatro al servizio della libertà e
dell’immaginazione”.

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