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🎧 Verso la Leopolda, torna l’ipotesi candidatura civica. E Saccardi?

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Foto Imagoeconomica

In attesa della prossima Leopolda che si svolgerà nel fine settimana, Matteo Renzi tira fuori l’idea di una lista civica che non veda più Stefania Saccardi candidata e che – pescando a destra e a sinistra – costringerebbe il Pd al ballottaggio e insieme terrebbe la Saccardi alla vice presidenza della Giunta Regionale. Si dice nel frattempo amareggiato dal comportamento del Pd, dopo il riavvicinamento di quest’ultimo al Movimento 5 stelle ed infine annuncia che venerdì sera, proprio all’apertura della Leopolda annuncerà ufficialmente la posizione di Italia Viva.

Il servizio di Raffaele Palumbo

E noi che pensavamo che Italia Viva avesse già una sua candidata, presentata al Teatro Puccini con un grande successo di pubblico e con la certezza di avere un ottimo bacino elettorale. Sì perché Stefania Saccardi non solo ha ottenuto – alle ultime elezioni – un ottimo risultato cittadino, ma è sempre stata rimpianta dalla base del Pd per la sua uscita dal partito e non è mai stata percepita come una partecipante al fedelissimo cerchio magico. Anzi, leale con il leader del suo partito è sempre stata, forse fin troppo, ma ha sempre mantenuto un suo profilo legato alla sua persona ed alla sua storia politica. Ora, accetterà, e non sarebbe la prima volta, di farsi mettere da parte da Renzi dopo aver pubblicamente preso un impegno con gli elettori e le elettrici della città di Firenze? Di certo, resterebbe vice Presidente della Regione. E, di certo, per Renzi con il Pd la rottura è insanabile. E – per il momento – non riusciamo ad immaginare altri nomi forti sostitutivi della Saccardi, a capo di una renziana lista civica, capace di mandare il Pd al ballottaggio. E allora? Cosa accadrà? Non lo scopriremo solo vivendo, come cantava Battisti, ma molto più semplicemente aspettando venerdì sera, quando all’apertura della Leopolda dopo l’assemblea di Italia Viva verrà ufficializzata la posizione di Renzi in materia, Per il resto, siamo ai “se”. E se la Saccardi decidesse di correre da sola con una sua lista civica? E se convincesse Cecilia Del Re, anch’essa uscita dal Pd, ad unire le forze? Allora sì che il Pd avrebbe un contrappeso importante con cui fare i conti. In questo caso, lo scopriremo solo vivendo, ma soltanto per questi cento giorni di campagna elettorale.
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