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🎧 Firenze, aumenta del 170% il numero di indebitati e a rischio usura che chiedono aiuto

PORTAFOGLI VUOTO PORTAFOGLIO SENZA SOLDI POVERTA' GENERATE AI IA

Se in Toscana più di una persona su due è indebitata, su scala locale non va meglio, anzi. Da inizio anno sono già 32 i fiorentini che si sono rivolti agli Occ, gli Organismi di Composizione della Crisi, come si spiega sulle pagine della Nazione. In molti hanno richiesto aiuto al Fondo diocesano di Solidarietà della Caritas che supporta chi si è esposto a situazioni di sovraindebitamento o è a rischio usura. “Serve una legge regionale – spiega un volontario del Fondo – che preveda facilitazioni all’accesso agli organismi di conciliazione per liberare il processo da spese spesso inutili e insostenibili per gli indebitati”.

La porta sempre aperta del Fondo diocesano di solidarietà della Caritas ci dice che ormai non c’è più tempo neppure per bussare, i fiorentini arrivano con una frequenza e in quantità disarmanti per cercare aiuto a fronte dei troppi debiti cumulati.

In città, l’accesso agli Organismi di Composizione della Crisi ha registrato un incremento del 170%, mentre in Italia le domande crescono del 400% negli ultimi sette anni. È la fotografia scattata dal ministero della GIustizia, e guardando nel dettaglio si possono scorgere già persone senza casa e con lo stipendio pignorato. Al Fondo dell’Arcidiocesi ne arrivano in media due al mese, e il presidio, dopo averne raccolto tutta la documentazione a titolo gratuito grazie alle risorse del progetto Oltre della Fondazione CR Firenze, li indirizza o alla Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura che studia una riformulazione del debito su un periodo più lungo garantendo per l’assistito con le aziende di credito; oppure alla Legge Salva Suicidi del 2012. Istruita la pratica con un advisor presso gli Occ il gestore della crisi, sempre a titolo gratuito, sottopone al giudice la ristrutturazione del debito.

La difficoltà economica colpisce in modo trasversale, anche se il numero delle donne, vittime di violenza economica o coinvolte nel fallimento dell’azienda del marito, sono sempre di più. Cè poi chi paga ancora gli effetti della pandemia e chi finisce in ginocchio per aiutare i propri genitori. Il range di prestiti va dai 20 mila e ai 700 mila euro. 

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