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🎧 Crollo via Mariti: da Novoli a Rifredi in corteo per sicurezza sul lavoro e parco pubblico

Crollo a Firenze – “No Esselunga, sì Parco”, “Basta morti sul lavoro”. Questi i due striscioni che hanno aperto il corteo organizzato a Firenze dall’Assemblea 16 febbraio per ricordare la strage nel cantiere Esselunga di via Mariti dove poco più di un mese fa hanno perso la vita cinque operai. (AUDIO) le voci dei partecipanti al corteo.

Un migliaio i partecipanti, che si sono mossi da un altro supermercato Esselunga, quello di via di Novoli per dirigersi proprio verso il cantiere della tragedia. A sfilare anche tante bandiere dei sindacati di base Cobas e Usb.

“Vogliamo rilanciare la necessità di cambiare la vivibilità di questa città – spiega Francesco dell’Assemblea 16 febbraio -, quindi impedire la costruzione del centro commerciale di via Mariti e per avere un parco pubblico dedicato alle vittime della strage. Dall’altra parte c’è la necessità di andare a lavorare senza rischiare la vita e di indicare politicamente e nei fatti chi sono i responsabili di quei fatti”, con riferimento al “decreto sui subappalti a cascata del governo Monti”, “all’orizzontalità fra centrodestra e centrosinistra” e “al sindacalismo confederale che quegli accordi li ha firmati”.

Il “no al centro commerciale”, ha poi aggiunto, è “una richiesta che viene dal quartiere, dai tempi dell’ex panificio militare”, rilanciando la raccolta firme per dire no al supermercato. “Partirà ufficialmente oggi – ha detto ancora -, saranno attivati dei punti di raccolta nel quartiere e anche altrove, lo decideremo domani nell’assemblea pubblica di piazza Dalmazia alle 18”. Dagli organizzatori anche una critica all’amministrazione comunale: “Non siamo in contatto con loro, nessuno ci ha mai cercato. Però ricordiamo i ringraziamenti di Nardella all’Esselunga, dopo la strage, per le opere compensative. Ringraziamenti del tutto fuori luogo”.

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