Mar 23 Apr 2024

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Barberino Mugello: sono oltre 200 gli sfollati

Sono 236, al momento, gli sfollati a causa del terremoto di maginitudine 4.5 che vengono ospitati nella palestra della scuole medie di Barberino del Mugello (Firenze), in via Monsignor Giuliano Agresti e in altre strutture in allestimento.

Il Comune ha anche deciso di allestire altri due punti di accoglienza, per il pernottamento e i pasti. Oltre alla palestra delle scuole medie anche una tensostruttura è in allestimento nel parcheggio di uno stabilimento industriale all’ingresso di Barberino e un’altra struttura analoga verrà realizzata nel comune di Scarperia presso l’autodromo internazionale del Mugello. Traslocano anche gli uffici comunali, chiusi per inagibilità del Municipio

Si tratta di persone che non possono rientrare ancora in casa e a cui viene dato servizio di accoglienza temporanea nella struttura sportiva di Barberino di Mugello. La Protezione civile e il volontariato di soccorso ha allestito un centinaio di brandine, più servizio mensa e servizi igienici dentro la palestra.

Presente anche l’assistenza di personale sanitario della Asl, oltre che dei servizi comunali di assistenza sociale. Rispetto a stamani, secondo quanto si apprende sul posto, sono diminuite le persone ospitate nella struttura ma in serata si ipotizza un possibile aumento in base agli esiti delle verifiche statiche sugli edifici. Intanto, nel corso delle ore, vengono avviati a strutture sanitarie come Rsa gli anziani non autosufficienti che provvisoriamente erano stati portati nella palestra.

In una nota Confesercenti chiede “alle autorità competenti di valutare la possibilità di una deroga del pagamento delle scadenze fiscali del prossimo 16 dicembre 2019 e la sospensione delle rate dei mutui bancari per le imprese danneggiate”.

Mentre, per quanto riguarda le sette opere d’arte custodite nella chiesa di San Silvestro a Barberino del Mugello, resa inagibile dopo la scossa di terremoto della notte scorsa, saranno scortate dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale in un deposito dell’arcidiocesi di Firenze. Alle operazioni partecipa anche personale della soprintendenza Belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e per le province di Pistoia e Prato, vigili del fuoco e protezione civile. Dalla facciata della chiesa, rimasta lesionata, al momento continuano a cadere calcinacci.

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