Sab 20 Apr 2024

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Turismo: boom enogatronomico, Toscana al top

Un italiano su tre ha svolto almenoun viaggio motivato dall’enogastronomia negli ultimi tre anni. i turisti enogastronomici salgono al 30%. E la Toscana risulta la destinazione ‘top’ per gli italiani. È una delle principali evidenze che emergono dal ‘Primo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano’, presentato oggi a Milano.

Lo studio traccia un quadro sul settore e delinea le tendenze di un segmento in forte crescita in tutto il mondo. Sotto l’egida dell’Università degli studi di Bergamo e della World Food Travel Association, con il patrocinio di Touring Club, Ismea Qualivita,
Federculture e la collaborazione di Seminario Veronelli e The ForkTripAdvisor,
Roberta Garibaldi, esperta a livello nazionale e internazionale di turismo enogastronomico, ha coordinato l’Osservatorio e ha promosso la ricerca.

La regione più desiderata dai turisti italiani è la Toscana, ma si riscontra un forte interesse per il Sud, in primis Sicilia e Puglia. Molte regioni hanno un potenziale inespresso e non vengono percepite come mete enogastronomiche rilevanti, nonostante siano ricche di
eccellenze. Lombardia, Piemonte e Veneto, ad esempio, vantano un’offerta che in termini numerici si colloca immediatamente dietro alla Toscana. Emergono, quindi, opportunità di miglioramento nella visibilità di questi luoghi.
Nel dettaglio, dal Rapporto emerge che il 63% dei turisti italiani valuta importante la presenza di un’offerta enogastronomica o di esperienze tematiche quando sceglie la meta del viaggio. Elementi imprescindibili sono qualità e sostenibilità: il tema green non è
driver di scelta solo per le produzioni agroalimentari, ma anche per il 42% delle strutture ricettive e degli eventi.

Risulta sempre più evidente come la ‘gastromania’ stia condizionando la scelta dei viaggi. Gli italiani si muovono anche per cercare esperienze legate al cibo eal vino. Un atteggiamento sempre più simile a quello di molti stranieri.  Le esperienze food più popolari, dopo il mangiare piatti tipici del luogo in un ristorante locale (indicata dal 73% dei turisti), sono visitare un mercato con prodotti del territorio (70%) e comprare cibo da un food truck (59%).
Forte è pure l’interesse verso il beverage, non solo vino, ma anche birra locale. Nonostante l’interesse sia molto alto, il mercato mostra ancora ulteriori margini di crescita. Esiste un gap fra le esperienze desiderate ed effettivamente fruite, molto ampio nel caso di proposte quali andare alla scoperta di cibo con un esperto enogastronomico (40%) e partecipare a un viaggio enogastronomico di più giorni organizzato da un’agenzia di viaggio o da un tour operator (36%).
Infine, gli italiani all’estero: anche se desiderano conoscere le tradizioni culinarie del Paese in cui si recano, ci sono prodotti a tradizioni culinarie del Paese in cui si recano, ci sono prodotti a cui non vorrebbero rinunciare: sono i grandi classici, pasta, pizza, vino italiano e caffè.

1 commento

  1. Rientro tra i due terzi d’italiani che NON viaggiano per fare esperienze enogastronomiche. Trovo che gastronomia, design e moda siano i settori produttivi a maggior valore aggiunto e me ne tengo lontano

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