Ven 19 Apr 2024

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Regione Toscana dispone 140mila euro per servizio guardie volontarie

Ammontano a 140 mila euro i contributi della Regione destinati ai comuni che attiveranno il servizio di vigilanza sul proprio territorio tramite le guardie ambientali volontarie (Gav).

Le amministrazioni comunali avranno tempo 30 giorni per presentare domandaalla Regione. I contenuti del bando saranno illustrati il 22 giugno nell’ambito di un incontro con i Comuni organizzato con il supporto di Anci a Firenze.

“Le Gav offrono un ausilio importante al corpo di polizia ufficiale per contrastare i reati ambientali – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – . Un altro esempio in cui il volontariato, se ben organizzato strutturato, può dare un sostegno utile a beneficio di tutta la comunità”.

“La tutela dell’ambiente – ha detto Simone Gheri, direttore di Anci Toscana – è una priorità per tutti i sindaci, tanto è vero che Anci Toscana ha svolto un ruolo molto attivo all’interno della Consulta regionale per le aree protette e la biodiversità, da cui è scaturito il provvedimento”.

Per Gheri, “le Gav possono offrire un contributo concreto per controllare e difendere il territorio: basta pensare alle discariche abusive o agli abusi sugli animali, selvatici e no. Invitiamo tutti i Comuni toscani a partecipare all’iniziativa di presentazione e a partecipare al bando, nell’interesse stesso dei cittadini e dell’ambiente”.

1 commento

  1. Grandiosa prospettiva quella di intervenire in un ambito strettamente Comunale e quindi con una copertura territoriale il più delle volte insignificante, con il ruolo probabilmente, senza togliere niente a nessuno, di controllo defezioni dei cani o della gestione della raccolta differenziata.
    Alle GAV sono state attribuite competenze su una molteplicità di aspetti che vanno ad interessare prevenzione e controllo in relazione a normative sulla caccia, sulla pesca, sugli attingimenti, raccolta dei frutti del bosco, taglio alberi, fuoristrada, etc. etc. ed il prevedere che tali attività siano svolte all’interno di uno spazio territoriale spesso e volentieri estremamente ristretto lo trovo semplicemente risibile.
    Una volta la competenza era demandata alla Provincia e il coordinamento affidato alla Polizia Provinciale assicurando così un impiego ottimizzato delle GAV che potevano intervenire all’interno di un adeguato territorio di competenza.
    Immaginate ad esempio il controllo sulle attività venatorie in ambiti territoriali frammentati in 4 o 5 piccoli Comuni…… semplicemente impraticabile.
    La Toscana era stata promotrice di una Legge Regionale che valorizzava il ruolo del volontariato e nello specifico delle GAV che comportava ritorni importanti nella tutale dell’ambiente e non ultimo di ritorno economico, ora si cerca di mettere una toppa ad una situazione che reputo insanabile, almeno finchè non sia possibile intervenire ad una gestione diversa dell’importante risorsa che era assicurata dai volontari assicurandogli una vera fattibilità.

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