Mar 23 Apr 2024

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Prato, sindacati: Biffoni non firma accordo contro lavoro sottopagato in appalti

“Lavoro sottopagato, non sicuro, violazione dei contratti: Biffoni & Co. non hanno tempo”. Tutti i sindaci rispondono, tranne quello del Capoluogo. Cgil, Cisl, Uil: “Aspettiamo da sei mesi!”

“In sei mesi l’Amministrazione comunale non ha trovato il tempo per discutere con noi di un provvedimento per evitare che anche negli appalti pubblici ci siano casi di lavoro sottopagato, privo delle necessarie condizioni di sicurezza, con violazioni sistematiche dei contratti nazionali di lavoro”.E’ l’accusa lanciata da Cgil, Cisl e Uil territoriali verso il Comune di Prato. I sindacati ricordano di aver unitariamente elaborato un’ipotesi di Protocollo d’intesa per l’introduzione delle clausole sociali nei contratti di appalto da sottoporre per la sottoscrizione a tutti i sindaci del territorio provinciale.

L’obiettivo del documento è contrastare negli appalti pubblici di competenza il lavoro non di qualità, la mancata applicazione dei contratti nazionali, territoriali e aziendali e quindi il lavoro sottopagato, il non rispetto delle leggi in materia di salute e sicurezza.
Attraverso l’introduzione del rispetto delle clausole sociali negli appalti, Cgil Cisl e Uil intendono definire quei principi fondamentali che possano determinare un’economia sana che abbia come priorità l’occupazione, la qualità del lavoro e il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.

“Abbiamo incontrato quasi tutti i sindaci, che si sono espressi favorevolmente per la sottoscrizione dell’accordo, condividendone l’obiettivo. Il comune di Prato invece, al di là delle parole e delle promesse, dall’11 ottobre 2017, giorno di invio della nostra richiesta di incontro, non ha trovato ancora il tempo per fissare una riunione. Riteniamo di avere avuto pazienza a sufficienza – dicono Alessandro Fabbrizzi della Cgil, Rossella Bugiani della Cisl e Rodolfo Zanieri della Uil – e ci stupisce il disinteresse del Comune capoluogo in relazione ad un tema così delicato. Non bastano i buoni propositi, ma servono piuttosto impegni concreti per garantire lavoro di qualità, sicurezza, legalità e riteniamo che questo obiettivo debba rappresentare una priorità assoluta per le pubbliche amministrazioni. ”

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