Gio 18 Apr 2024

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Ponte Vespucci: sindaco Nardella contestato presidio senegalesi

Il sindaco che era arrivato al presidio sui invito della comunità senegalese sarebbe stato spintonato. “La storia di Firenze è la storia del dialogo, ma non accetta la violenza”, ha dichiarato.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha raggiunto il presidio organizzato dalla comunità senegalese su Ponte Vespucci su invito della comunità stessa per parlare con il portavoce Pape Diaw ma è stato contestato con insulti ed ha ricevuto spinte sia dagli stessi immigrati, sia da parte di alcuni italiani che sembrano appartenere ai centri sociali fiorentini e a formazioni dell’estrema sinistra. Un giovane dei centri sociali fiorentini, in particolare, si era avvicinato a Nardella, sputandogli addosso.

Durante il breve tafferuglio personale della Digos e dei carabinieri ha allontanato in particolare alcuni italiani che appartengono ai centri sociali e a formazioni dell’estrema sinistra che si erano avvicinati moltissimo al sindaco.

Nardella ha così rinunciato all’incontro ed andandosene ha detto: “La storia di Firenze è la storia del dialogo. Mi allontano perché non voglio diventare elemento di provocazioni, non possiamo accettare la violenza e gli insulti, la città ha il dovere di difendere i principi della democrazia e della convivenza civile. Capiamo la rabbia per la morte di un amico, subito la città ha espresso il proprio cordoglio per l’accaduto ma non possiamo accettare la violenza”. “, evidenziando al portavoce Diaw, il pluridecennale rapporto di collaborazione e dialogo di Palazzo Vecchio con gli immigrati africani a Firenze.

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