Mer 24 Apr 2024

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Giglio: pulizia fondali Concordia è al 75%

Il capogruippo PD in regione, Marras: “se i lavori di pulizia non dovessero riprendere a breve, all’allungamento dei tempi per la pulizia dei fondali e per l’avvio del restauro ambientale, potrebbero aggiungersi danni economici alla comunità gigliese,

“L’avanzamento complessivo dei lavori di rimozione dei sedimenti è oggi del 75%”. Lo ha affermato l’assessore all’ambiente della regione Toscana Federica Fratoni dopo lo stop dei lavori all’Isola del Giglio dove naufragò la Costa Concordia.

Oltre alla pulizia “Deep Water” dell’ultimo settore dello specchio di mare a Punta Gabbianara dove si era adagiata la nave dopo la collisione con lo scoglio, è realizzata alla data di sospensione dei lavori al 55%, resta da ultimare l’area “Anchor Blocks”, già oggetto d’intervento ma per la quale l’Osservatorio di monitoraggio ha richiesto un ulteriore intervento di pulitura già definito in linea tecnica che dovrebbe essere realizzato contestualmente all’ultima fase di pulizia. Il tempo previsto per la realizzazione di questo specifico intervento è stimato, in assetto che prevede l’utilizzo della Micoperi 30, in circa 20/30 giorni.

La pulizia del settore, secondo le stime, potrebbe essere completata in tempo massimo uguale a 60 giorni. “Come annunciato non appena appresa la notizia dello stop alla pulizia dei fondali all’Isola del Giglio – spiega Leonardo Marras, capogruppo Pd Regione Toscana -, ho presentato un’interrogazione per chiedere alla giunta regionale di seguire la vicenda ed intervenire per evitare un possibile stallo e il conseguente allungamento dei tempi per il completo ripristino ambientale”.

“Se i lavori di pulizia non dovessero riprendere a breve – conclude Marras -, all’allungamento dei tempi per la pulizia dei fondali e per l’avvio del restauro ambientale, potrebbero aggiungersi danni economici alla comunità gigliese, già ampiamente provata dalla vicenda Concordia. L’affidamento degli interventi residui ad un nuovo soggetto, infatti, comporterebbe uno stallo lungo mesi e, conseguentemente, la presenza del cantiere anche nella prossima stagione estiva. Un’eventualità da scongiurare per l’ambiente e per il turismo dell’Isola”.

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