Ven 19 Apr 2024

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Attivato centro procreazione assistita a Montepulciano

Il centro sarà attivo all’ospedale di Nottola; nella struttura uno psicologo ed una biologa affiancheranno il personale sanitario. Il San Donato di Arezzo dà il benvenuto al nuovo robot medico da 3 milioni di euro “XI”.

Nella struttura, collocata all’interno del poliambulatorio di Nottola, opereranno a stretto contatto ginecologi, ostetriche e infermieri, supportati dai professionisti del laboratorio di analisi chimico cliniche e con la presenza di una biologa e di uno psicologo.

L’istituzione di questo ambulatorio nella Val di Chiana senese – si spiega in una nota diffusa dall’Asl Toscana Sud Est – vuole essere una risposta ai diversi tipi di problematiche riguardanti la fertilità di coppia”. “Rendere capillare l’accesso alla procreazione medicalmente assistita – prosegue il documento – ha l’obiettivo di avvicinarsi ai bisogni delle coppie, realizzando un’accoglienza appropriata, l’informazione e la presa in carico della coppia nella prima fase di diagnosi e terapia che assicuri l’accesso alle più moderne tecniche di procreazione medico assistita”

E’ entrato invece in funzione all’ospedale San Donato di Arezzo il nuovo robot “XI”. Lo strumento, ad alta innovazione, valore 3 milioni di euro, è arrivato a fine 2017 e, dopo alcuni giorni di addestramento del personale, è stao impiegato nei primi interventi. Come quello “andato in pensione” dopo 7 anni di lavoro (con 412 interventi nello scorso anno, 2844 in totale), spiega la Asl Toscana sud est, anche questo robot verrà usato per l’urologia, l’otorino, la ginecologia e la chirurgia generale.

“Arezzo si conferma polo della chirurgia ad alta tecnologia e complessità e questo è uno stimolo anche per le nuove generazioni di chirurghi – spiega il direttore della chirurgia generale, Marco De Prizio – Il robot rappresenta il futuro perché sono tanti i vantaggi di un intervento attraverso questo macchinario, se si pensa che la convalescenza del paziente è più breve, c’è minor sanguinamento, minor dolore post operatorio e si garantisce una maggiore precisione”.

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